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LA FESTA DELLA LUCE ...

24/06/2010 - ... ed i nostri auguri affinchè non sia un abbaglio ...
La festa della Luce

Sono sempre stato dell’avviso, fin da ragazzo, che la logica fosse una componente indispensabile del pensiero umano, e lo sono tuttora; figlia del pensiero numerico essa identifica le linee guida di un qualsiasi evento costruendo la struttura con la quale l’uomo la incasella nella propria vita e ne fa uso. Si è obiettato nel tempo e in più occasioni che essa non fa parte della realtà (ma quale realtà?) ma è un costrutto convenzionale nel quale l’uomo non accorto può crogiolarsi e perdersi. Non discuto su questa possibilità come non discuto sul fatto che un coltello non si mette in mano ad un bambino. Si è discusso anche, ed anche troppo, sulla aridità del computo e della realtà numerica, dimenticando come da essa si sia sviluppata la civiltà a cui dobbiamo il nostro presente, pregi e manchevolezze. Si è dimenticato, forse con eccessiva leggerezza, che numeri ed idee appartengono allo stesso mondo noumenico e che, per tanti versi, sono aspetti diversi di una stessa realtà, e che questa realtà, pur non volendola identificare nell’assoluto, si pone qualche ragguardevole gradino al di sopra della umanità che oggi la disprezza, le nega valore e importanza, con un fare che ricorda la favola della volpe e l’uva.
Allora mi sia consentito questo piccolo appunto: i numeri, l’obsoleto mondo delle idee e la logica, che consente all’uomo la prima indagine in tal senso, van studiati e conosciuti prima di essere disprezzati, e van studiati e conosciuti applicandoli a se stessi e alla propria vita, rendendosi altresì conto, giusto per non montarsi ai primi bagliori delle entità che essi rappresentano, che esse non ci appartengono, se non nell’ottica dell’unità cosmica, che è ben altro dal sordido egoismo con il quale facciamo i conti (appunto) ogni giorno immedesimandoci in quella unità individuale e separata che, in realtà, non siamo … “non servono torce ed occhiali a chi non vuol vedere” recita il frosone del Kunrath … e se continuiamo a cercare la luce dandole le spalle non troveremo che l’ombra di noi stessi. Salute a voi, banditori! E buona festa della Luce a tutti, senza l’ausilio degli occhiali affumicati o delle più prosaiche fette di salame. Io Vi saluto, nel nome di Colui che è Uno, e da cui la Luce promana, con la mente, con la bocca e con il cuore.

Palermo 24 giugno.
Enzo Li Mandri.

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