Omaggio a Gesualdo Bufalino
L’Amaro Miele
(Corsivo di Gesualdo Bufalino)
Ho una pietra sul petto, una specie di lapide incisa sul cuore di questa odiosamabile vita che ho votato all’avventura ed ai suoi movimenti, ai quali ho attribuito virtù di igienica ginnastica. Con un vagito è iniziato il gioco della mia esistenza di Fenice venuta alla luce come una reincarnazione riuscita nella clausura della mia casa, dove ben presto mi cinsi da Re, accollandomi il peso di mille corone. Sogni cavallereschi si sommeranno ai diademi, alle biglie, alle spade, alle quintane recitate nel bianco falsetto, finché cambiai voce e statura, abbastanza da perdere l’innocenza. Da allora, sono certamente cambiato, perché è improbabile che un Re malsopporti le onorificenze…