la vergine …
scura come la chioma
di un mare informe
cede sopra i pensieri
senza fiatare
non so cosa più mi attira
se le sue movenze lievi
o il suo silenzio
gravido di ombre
di paure
ancestrali e irrisolte
o il suo profumo di vacca
sacra come il desiderio
di possederne le carni
e con esse
il desiderio stesso …
la spada …
si incrocia
come il desiderio
come la veste
di cristallo
che ricopre i santi
che rivela i misteri
che non perde un colpo
perché agisce
nel silenzio
di rocca
il flirt …
ed è un peccato
che non ti lasci spogliare
ambizioni e pensieri …
ecco dove posso trovarti:
dentro di te !
è questo !
possederti è solo conoscerti
avere il tuo sapore
sulle labbra e le mani …
una sensazione
indescrivibile a parole
per questo ti cerco
perché se tu me lo raccontassi
se io te lo descrivessi
non sarebbe lo stesso
e non ci crederebbe nessuno …
allora perché non dirti che t’amo?
per cercarti dentro
con un raggiro che è poesia
la tua …
… poesia, il tuo …
… raggiro …. ti amo!
Il cantastorie …
Si volge intorno
guarda alla luna
si fa tronfio
lui che tronfio non è
di un mondo non suo
di cui aspira
ogni notte i veleni
per vivere
e non che ci guadagni un gran ché
ma è la sua vita
la sua dignità
che è prigioniera ormai
di quel mondo
che lo ricatta …
“racconta o morirai!”
ed egli si riempie il petto
e racconta …
e le scene sono vive
del suo sangue
malato
di ubriaco del destino
di ubriaco di vino …
la principessa …
ma l’avete vista?
spariglia le carte
e va in giro discinta
cercando di togliersi di dosso
il lezzo di nobiltà
un lezzo che nobili ignavi
le hanno appiccicato da piccina
un lezzo che il suo animo
nobile
rifugge …
ma chi farà utile creta del torbido
e restituirà al decoro
il suo animo di guerriero?
solo lei … la principessa