02/09/2009 - UN ATTIMO PER PENSARE ...bozzetto di Luisa Mulè Cascio e righe di Enzo Li Mandri
Avrei dovuto camminare, piano. Incedere, ma che vuol dire incedere, amore mio, se, l’unica cosa che importa è il tuo sorriso? E le scene puzzano di cera e insetticida e gli sguardi, sia pure di approvazione, hanno l’odore del sangue raggrumato. E la musica, che sembra rallentare il suo corso, e le perline, di Natale, che ricordo sempre nei momenti tristi, sembravano navigare nel vuoto, avrei voluto non essere così come sembravo, com’ero forse, ma diversa, almeno in un istante, e avrei sorriso. Avrei accettato, il tuo sorriso, con leggerezza, senza esserne schiava, senza averne bisogno, così, solo per amore, o per lieve diletto. Feci il gesto, solo quello, di uscire il fazzoletto, e mi intravidi, come in uno specchio, no! Come, sarei, potuta, apparire, in uno specchio, se fossi stata diversa. Scrollai il capo, con un gesto repentino, per allontanare i capelli, ma l’immagine, riflessa, rimase, uguale, a me stessa.
luisamulècascio e enzolimandri ‘09
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