22/12/2011 - ... con l'augurio che ciascuno faccia il suo dovere
Favola della pipa.
Uno sbuffo solo! Di fumo, certo, ma anche di umore, nero, che più nero non si poteva! E, anche se non la inquadravo esattamente, sentivo il suo umore, la sua pesantezza era palpabile! Generalmente non commentavo; sapevo che erano dei momenti, transitori, dovuti a un non so ché del passato che riaffiorava; ogni tanto le scappava anche qualche commento, che lasciava trapelare lo scontento, ma poi passava sempre e tornava gioviale come ogni giorno, che sembrava non le fosse mai successo niente di negativo, anzi!
Quel giorno però la sensazione che chiedesse conforto era abbastanza chiara e mi concessi il permesso di chiedere: “serve qualcosa?” … scese dalla mensola e mi si parò davanti; non lo aveva mai fatto! Ogni tanto, è vero, si avvicinava alla finestra per guardare fuori, magari facendo attenzione che non la osservassi (si sa, le pipe non vanno in giro volteggiando per l’aria … loro l’aria la aspirano e la espirano fumosa e carica di fragranze del tabacco … ma non volteggiano, no!), le mani dietro la schiena e la mente chissà dove, ma quel giorno ruppe gli indugi: “sì! Non mi sento bene!” “chiamo un dottore?” le chiesi preoccupato … “un dottore? E che ne sanno i dottori di anima?” “scusa, non avevo capito! Dimmi cosa c’è che non va … non mi sembra che oggi sia un giorno diverso da ieri, o ieri l’altro” “forse no, non per te almeno, ma per me è di una tristezza insuperabile! Mancano due giorni alla viglia di Natale e non sento ancora le zampogne!” aveva ragione! Questo Natale stava passando totalmente inosservato, e non che non me ne fossi accorto, ma avevo preferito non pensarci! … d'altronde non potevo farci nulla!” … “non è così! Anche tu puoi fare qualcosa … tutti possiamo fare qualcosa!” si avvicinò alla finestra, mani dietro la schiena e guardò giù per strada; poi alzò la sinistra e mi invitò con un gesto ad avvicinarmi e a guardare … voi penserete alla strada, al marciapiede, la gente imbacuccata e frettolosa, auto, vetrine, qualche moccioso che frigna … no! Un velo grigio copriva tutto! Sotto sembrava non ci fosse anima viva e sopra 2 angeli rincalzavano il velo per bene … “ma che fanno?” chiesi preoccupato … “sai,” mi disse lei come se non avesse sentito “il Natale è un evento! Il sole, per superare il Solstizio opera uno sforzo non indifferente e per tre giorni ansima per la fatica e la stanchezza, ma lo fa per gli uomini, ed è felice del suo gesto, del suo sacrificio! E ne gioisce con gli uomini a Natale … quest’anno l’indifferenza verso il suo sacrificio è totale e gli angeli coprono il suo dolore perché se gli uomini assistessero ne verrebbero inceneriti!” “ma lì sotto c’è la terra!” ribattei adirato “la terra!” … sorrise amaro la mia amica pipa e tornò sulla mensola ricomponendosi “Voi uomini siete divisi in due realtà: quelli che non sanno ma che qualcosa intuiscono almeno nei sogni, i pastori della favola per capirsi, e quelli che dovrebbero “sapere”, che voi chiamate iniziati, e che dovrebbero essere i primi a correre verso la greppia del Bambin Gesù e, per farlo, dovrebbero essersi già messi in cammino” … “chi ti dice che non siano per strada?” ero inviperito! Io vantavo targhe e patenti di varie iniziazioni e mi sentivo toccato in prima persona … “me lo dice la Stella!” rispose indifferente alla mia stizza “Quando i Magi si mettono in cammino Ella traccia la Via, con la sua coda luminosa, che ovviamente la “precede” perché non è una banderuola al vento come tanti disegnano, e la coda sparge la materia di cui è fatta la Stella; sai quale è?” “nno, in effetti non saprei!” “ascolta! Quando si sparge l’aura natalizia la gente diventa più?” … “buona!” “bravo! Complimenti! E quando diventa più buona è pervasa da che cosa?” “d’amore” “ma dai! Come uomo meccanico sei davvero preciso! Bravo! Scrivilo maiuscolo ed hai fatto centro” … “ma io pensavo che l’Amore fosse negli uomini!” … “ecco! Quello invece lo devi scrivere minuscolo, giusto perché è almeno un filo interessato … ma non importa! L’amore negli uomini è il riverbero dell’Amore della Stella!” “allora non è colpa degli uomini!” mi scappò, lo confesso! Ma ero quasi sollevato al pensiero che la responsabilità non fosse, almeno in questo, del genere umano, ma la mia allegria durò giusto un attimo “infatti! Non è degli uomini, ma dei Magi! Di quegli iniziati di cui tu ti vanti di fare parte con tutte le tue ipocrite manifestazioni di tolleranza e solidarietà!” un terremoto avrebbe fatto meno effetto! Ma per lei non era che una pausa, alla quale seguì un affondare doloroso della Verità nella piaga purulenta … “tocca ai giusti governare la Terra e ottemperare agli adempimenti rituali che loro conoscono e di cui conoscono il significato … simbolo, mito, rito … ma i giusti, o sedicenti tali, iniziati sì, ma per niente illuminati per assoluta loro scelta di vita, piuttosto che agire e sorridere (e non ti svelo certo il segreto di Osiride) si lamentano invocando la maledizione di Dio sui loro Fratelli, o, al massimo, la pietà e l’intervento divino, come se non toccasse a loro di agire e, ti ricordo, un iniziato è uno che sa quindi “responsabile” di ciò che fa e ancora peggio di ciò che non fa! Il suo compito è sovrano! Egli è un Mago! Per lui si muove la Stella ad indicargli la via del Redentore, la Culla del Bambino, da adorare e cui portare i Doni per riparare le ferite del sacrificio … ma non dovresti essere tu a dirmi tutto ciò?” … non ne avevo la forza, non solo di parlare, ma di fare cosa alcuna e l’immagine che davo di me all’esterno era davvero pietosa infatti, poco che alcuno mi avesse osservato, ero in un lago di lacrime, piangevo a dirotto senza riuscire a fermarmi, e piangendo scesi per strada a dilaniare il telo che soffocava la Terra e il Sole brillò dentro di me! Era la mezza e le campane suonavano a Festa ed io non c’ero più … non c’ero mai stato, purtroppo, non c’ero mai stato.
Auguri a tutti, Fratelli e Sorelle, Amici cari, a Voi, che potete ancora sorridere ignari, e godere dei raggi del nostro Sole, giunga forte una preghiera, come una esortazione non mia: sorridete! Siate semplici come i Pastori ed adorate in Gesù il Figlio di Dio, il Sole, che rinasce a costo del Suo Sacrificio; Chirone ha compiuto il suo magistero e il Capro dai visceri fangosi riappare all’orizzonte. Buon Natale!
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