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Trinacria News

LA SQUADRA DA MURATORE

06/01/2014 - ... ovvero senza l'umile accortezza manuale ci si fa male ...
La Squadra
Leggo che la squadra, strumento muratorio, oltre che “libero muratorio” nella sua ricostruzione simbolica si presenta almeno in due versioni: con i bracci uguali o diseguali. Credo che la prima domanda che si deve porre chi interroga (si badi bene, interroga e non osserva! Ad osservare non si hanno che impressioni, le risposte arrivano a seguito di domande!) sia quella dell’uso che si fa della squadra sia materiale che, analogicamente, simbolico. La prima risposta è quella che serve a squadrare la pietra; posto che tutti sappiano perché squadrare una pietra, normalizzandone le misure, sia indispensabile, fosse pure per alzare un muro di conci, chiediamoci come la pietra debba essere squadrata: l’immagine, e la logica lo conferma, ci riporta una pietra la cui altezza (e generalmente la profondità) sono di misura inferiore alla lunghezza, e ciò per dare sia alla pietra, sia al muro, una maggiore stabilità; la proporzione, in un primo momento non necessariamente data, si prefigura da sé sin dalla seconda fila di mattoni (o pietre! Si pensi ai muri a secco fatti scaglie di basalto del terziario, classiche delle montagne del Grande Atlante, ma anche delle nostre propaggini) che, se si vuole evitare di riempire i buchi con troppa malta, o altro incerto materiale di risulta con funzioni di riempimento oltre che di aggregante, buona al più in qualche catena d’unione, non può essere difforme dalle altre, consentendo una linea di costruzione che la livella (o bolla) confermi parallelo al piano dettato dalla forza di gravità. Nasce allora, anche velocemente, grazie alle prime esperienze, e l’aiuto di un filo di logico buon senso, un convenzionale rapporto, sempre più vicino all’uno sul due, tra base ed altezza; la misura della profondità invece, come è logico, dipende dalla altezza che il muro dovrà raggiungere, e che sarà tanto maggiore quanto questo dovrà venire alto; le proporzioni, via via, son date dai piani dell’edificio, piani il cui interpiano sarà via via minore man mano che l’edificio sale, come sarà via via minore la profondità della pietra tagliata all’uopo. La prima logica conclusione, per l’uomo comune, sarà quindi: se squadro una pietra lo farò per costruire un edificio, e ciascuna andrà incasellata nel suo giusto posto. Sul piano simbolico la suonata non cambia: il libero muratore, che squadra la pietra, e generalmente almeno la prima è se stesso, lo farà nell’ottica della costruzione (o partecipazione alla costruzione) di un edificio (che questo sia un Tempio qui è assolutamente prematuro! Ci si limiti all’idea semplice del manufatto abitativo perché già questo: costruire un abitat, è un concetto di non semplice elaborazione!) di cui, alla fine fare parte (anche questo è un concetto di non immediata acquisizione!); l’alternativa, cioè squadrare una pietra fine a se stessa, suona allo scrivente un po’ folle, ma abbiamo imparato ad essere tolleranti! E passiamo dalla materia allo spirito: la prima cosa che urta (le prime asperità della pietra, artisticamente bella perché intonsa) l’iniziato del secolo presente è la normalità! Ma come può lui, un fine studioso dei segreti della Natura e dello Spirito, fatto ricco di divino intuito e favorito dalle Muse, essere una banale pietra (cubica sì, ma vedremo dove e perché, dato che lo stesso pavimento a scacchi, meglio noto come quadrilungo, ambito nel quale opera la Scienza conosciuta, misura, approssimativamente, 1:2) squadrata e uguale a tutte le altre? E allora dove si pone la sua eccellenza che ne farà un Maestro in grado di spandere Luce, Urbi et Orbi, e sempre pronto ad essere un caritatevole consigliere nei confronti dei Fratelli meno esperti? Già lo sento: “No! Non è possibile essere tutti uguali! Sì! Siamo uguali, è vero, ma ciascuno nel suo valore conquistato sui Libri le notti insonni … il simbolo va interpretato, in questo soprattutto …” … e se questa è l’interpretazione che rischia di dover subire il simbolo più evidente all’iniziato della Libera Muratoria siamo messi davvero male ….
AGRICOLA



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