“LA TRADIZIONE ESOTERICA”
(eguz) Il termine “tradizione” è connesso all’idea di trasmettere, di comunicare ma anche di tramandare testimonianza. E testimone è colui che ha fa fatto personale esperienza ed è venuto direttamente a conoscenza di eventi, messaggi, significati. La Tradizione con la T maiuscola è quell’immenso patrimonio simbolico, religioso, sapienziale, filosofico che, per sua natura, è esoterico e che si trasmette attraverso l’esperienza iniziatica, consentendo di diventare latori di testimonianza spirituale.
“Esoterico” è un termine che deriva dalla lingua greca e significa: “interno”. Lo si adoperava per indicare insegnamenti riservati ad un gruppo ristretto di discepoli e lo si contrapponeva ad “essoterico” che indicava gli insegnamenti rivolti a tutti gli altri. Il termine “esoterismo” lo si è riferito, nel tempo, alle discipline e agli insegnamenti complessi o non ortodossi delle varie tradizioni spirituali e delle religioni, come le iniziazioni misteriche, la teurgia, l’alchìmia, la gnosi, la qabbalah, l’ermetismo, per citarne solo alcuni, e, sul versante orientale, il tantrismo, in India, e lo zen, in Giappone.
Pur restando, in linea di massima, abbastanza riconoscibile il senso comune dei termini: “tradizione” ed “esoterismo”, il senso profondo di essi può configurarsi in modi diversi, a secondo di come li si interpreta.
La “Tradizione” viene concepita, ad esempio, da René Guenon, come una trasmissione unica, immutabile, ininterrotta e universale, che fa sintesi suprema di tutte le religioni e filosofie antiche.
Ciò, tuttavia, secondo Pierre Riffard, uno dei più noti studiosi di esoterismo del nostro tempo, contraddirebbe la natura stessa dell’esoterismo che è sostanzialmente duttile e dinamica.
Se questo immenso corpus lo si acquisisce, soprattutto come tradizione simbolica delle religioni, delle filosofie e della cultura profonda di ogni popolo, in ogni tempo, allora il rapporto tra Tradizione ed Esoterismo si ricostituisce su basi non schematiche. Esse infatti, fondate su riferimenti essenziali ineludibili e di natura archetipica, coesistono, come necessario elemento complementare, con l’aspetto dinamico e con la dimensione poliedrica dei significati simbolici.
Nella sua concezione essenziale, “esoterico” è un modo non comune, non ordinario di valutare ed interpretare l’uomo, il cosmo, il rapporto che li salda e tutto ciò che ci appare o che sentiamo come mistero.
Oggi, per “esoterico” noi non intendiamo qualcosa di escludente a priori o di arbitrariamente riservato a pochi ma ciò a cui solo pochi riescono ad accedere. La volontà, le capacità, la formazione e gli orientamenti culturali delle singole persone, ne costituiscono il presupposto ... (leggi l'intero testo scaricando l'allegato).