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aspettando natale
il tavolo ... la tavola ... di Enzo Li Mandri
… oh, ma anche a sforzarsi di capire non c’è verso …
(elim) … non sapevo se premere più sulla lama o sulla deriva … alla fine risolsi di equilibrare il peso con due mani e provare a piallare quel nodo cha ad ogni passaggio si sbriciolava senza lisciarsi … scraatch … si ruppe del tutto lasciando sulla tavola una voragine e me nella disperazione; dovevo consegnare il lavoro in giornata e quel montante non ne voleva sapere di darsi una dritta, e ancora c’era da passargli l’olio, la stoppa sfilacciata, l’alcool, i pigmenti salini, una mano leggera di abrasivo e il coprente … la immaginavo finita guardando in fondo al buco dove si era raccolta tutta le mia disperazione per non essere in grado di dominare una tavola ribelle; posai la pialla, mi guardai in giro, gli attrezzi in bell’ordine sul piano, le seghe alla parete, la pendola stanca di se stessa mi ignorava altezzosa, e c’era buio, troppo perché ti potessi vedere prima che sentire le tue parole; mi girai di scatto …
“… e se fossi Pinocchio?”
risi forte e cambiai tavola … a volte sono davvero scemo! Perché accanirsi su una tavola irriducibile dal costo irrisorio? Basta accantonarla; più tardi servirà per il fuoco del camino ….
“… e se fossi una donna?”
mi fermai gioco forza a pensare … è vero! Se fosse una donna sarebbe stato lo stesso! L’avrei accantonata senza pensarci su, maledicendone l’insulsa testardaggine, mentre sarebbe stato più giusto capire …. ma capire cosa? Strizzai gli occhi verso la voce, che non veniva dalla tavola ancora sberciata sul piano, ma da un angolo in fondo, tra le latte riverse e vuote …
“che vuoi?” le chiesi
“niente … cosa si può volere da chi pesa una tavola dal suo valore in soldi e non dal suo profumo di resina … se ti sei accanito a polirmi è perché ti piacevo, ora, invece, dimmi …. non ti piaccio più?”
Tirai indietro il berretto e accesi la pipa; faceva freddo e il fumo prendeva strane forme, strani colori … ma che avrei dovuto fare? Innamorarmi delle forme del fumo? Annichilirmi nelle sensazioni del nulla? Intanto non potevo negare sensazioni e turgori, purché senza senso esse esistevano e, forse, non esistevo io …
“vuoi un caffè?”
“lungo, grazie, e ben zuccherato”
… era una donna …
enzo li mandri
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